Note di regia:
Il titolo di per sé sembra rievocare una condizione fin troppo attuale, tra Covid, guerra, crisi economica… ma il testo va oltre una possibile situazione congiunturale (le vicende rappresentate sono ambientate in una Argentina in piena crisi economica) per rappresentare un disagio riconducibile alla intera condizione umana, perlomeno nell’era moderna.
Una vedova alla ricerca insieme ai figli di una chiave di una cassetta di sicurezza dove sono custoditi tutti i risparmi della famiglia. Questo è l’incipit di una storia che si intreccia con diverse sotto trame, 17 personaggi apparentemente con poco in comune se non fosse per il fatto che tutti vivono uno stato di disagio più o meno consapevole.
Ognuno di loro vive uno stato di “panico” alla ricerca forse della rispettiva chiave esistenziale. Una chiave che a volte, anche quando è davanti ai nostri occhi, non riusciamo a vedere. E il panico non risparmia neppure il regno dei morti.“I morti provano terrore, terrore per quel momento infausto di lucidità nel quale comprendono di essere morti, e che lo sono per sempre. I vivi, semplicemente, hanno paura di tutto.”
Lo spettatore viene volutamente coinvolto in questo stato di spaesamento dalla struttura stessa dello spettacolo, che sfugge a qualsiasi definizione tradizionale. Uscirà dal teatro infastidito?confuso?divertito? deluso?Più consapevole?... Noi speriamo almeno che non ne rimanga indifferente!
Teatro Triante
Via Duca d'Aosta 8/A
Biglietto € 10,oo
Prevendita € 1,oo
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