È PERICOLOSO
AMMAZZARE IL TEMPO
“Il tempo scorre, va, e se va c’avrà i suoi motivi, saprà dove andare, e poi… Prendete, tanto per dire, quella storia del mai rimandare a domani quello che puoi fare oggi. Mi chiedo: perché privare il domani del suo giusto riempimento, perché derubarlo di qualcosa che potrebbe essere suo facendolo oggi? Assolutamente mai fare di fretta oggi quello che in qualche modo puoi fare o non fare domani.” Questa è la filosofia di Felice, una persona pacifica, che non ammazzerebbe una mosca, figuriamoci ammazzare il tempo, del quale ha un estremo rispetto.
Eppure viene accusato proprio di questo, di aver ammazzato il tempo.
E poiché si rifiuta di comparire di fronte al giudice, viene emesso mandato di cattura nei suoi confronti. I valenti servitori dell’Arma tuttavia non lo avrebbero mai catturato, mai preso nessuno loro, se non fosse stato per la perdita nel bagno, e l’incendio, e per sua moglie invasata di teatro che vuole fuggire in Belize. Certo che se gli idraulici fossero stati più onesti e se il suo miglior amico non fosse per metà antipatico e per metà Alzheimer, magari le cose sarebbero finite diversamente.
Ma Felice non si arrende: la tv resterà spenta.
Potrebbe essere una tragedia ma qual è la differenza tra il comico e il tragico? Ve lo dirà lui, all’inizio della storia, perché il nonno in fondo aveva ragione…
Prenota i Tuoi Biglietti, Paga in Teatro